• Dimensioni opera incorniciata: 85,1 x 65,1 cm – Cornice in legno nero, Passepartout bianco (6 cm)
• Opera realizzata in unica copia e firmata a mano dall’artista. L’originalità e l’unicità dell’opera è garantita da apposito certificato di autenticità.
Anno: 2020
Dimensioni in cm: 70 L x 50 A
Tecnica: Digital Art
Materiali: Giclée fine art print su carta Hahnemühle
© Andrea Casula.
Tutti i diritti riservati.
Descrizione dell’opera:
Si chiama “Bon Appétit”, ovvero “Buon appetito”, quest’opera dal messaggio affascinante e provocatorio dell’artista Andrea Casula. L’opera, realizzata con tecniche miste di editing digitale, rappresenta il modo in cui il sistema mediatico in cui viviamo, fa crescere i suoi “figli”, nutrendoli con “il cibo” che più ritiene opportuno per perseguire il suo obiettivo principale; avvelenare la coscienza umana, in modo da poter esercitare un controllo totale sulle masse, le quali sono ignare di essere manovrate come delle marionette appese a dei fili. Il filosofo tedesco, Ludwig Feuerbach affermava che “noi siamo ciò che mangiamo”. Da ciò ne consegue, che se è vero che il nostro corpo fisico è il risultato di ciò che mangiamo, è anche vero che la nostra mente è il risultato di ciò che pensiamo; purtroppo però, solo pochi sono consapevoli del fatto che i pensieri umani, vengono determinati sulla base delle informazioni con cui viene nutrita la mente umana. Ciò che in apparenza può darci piacere, in realtà può nascondere un pericolo che potrebbe portare alla morte. Nell’opera possiamo identificare un piatto, un coltello, una forchetta stilizzata e un pacchetto di sigarette che recita la frase: “il fumo danneggia i tuoi polmoni”. Questa tavola imbandita è lo strumento di avvelenamento totale, con cui il sistema mediatico lancia le sue “fake news”, che entrano nelle nostre menti proprio come se fossero “fumo di sigaretta”e avvelenano l’ossigeno della verità, di cui ogni essere umano ha bisogno per vivere e fare scelte consapevoli. Collocando al centro dell’opera un piatto con un pacchetto di sigarette (già pronto per essere divorato), l’artista vuole mettere in guardia la società, sulla qualità del cibo che gli viene offerto da questo “banchetto mediatico”. In questo modo, l’osservatore viene spinto a guardare la realtà da una diversa angolazione raggiungendo una consapevolezza superiore di ciò che lo circonda. Se l’umanità non farà attenzione, il risultato di quest’avvelenamento sarà quello di una popolazione addormentata, dove i processi decisionali, saranno simili a quelli di automi programmati ad hoc, con il risultato finale di cancellare quello che è la preziosa eredità dell’individualità umana.