
È per me un grande onore essere presente con le mie opere nei cataloghi della prima edizione del “Premio Internazionale Vittorio Sgarbi” con le mie opere “Fuga dal mondo avvelenato, Donna in tempesta, Pedine in un gioco più grande, Figli delle Stelle, Imprigionati nella Libertà e Idee confuse”.
Comitato Scientifico: Nino Argentati, Giacomo Cangialosi, Serena Carlino, Rosario Cascino, Silvia Diliberto, Giuseppe Di Blasi, Maria Di Pasquale, Sonia Di Pasquale, Angelica Giacalone, Daniela Ella Jurcic, Rino Lucia, Laura Marasà, Licia Oddo, Emanuele Pirrone, Mariella Ritta, Laura Rinella, Barbara Romeo, Pietro Serradifalco, Leonarda Zappulla, Ombretta Zora.
PREMIO INTERNAZIONALE VITTORIO SGARBI
Io, più di altri critici in Italia, mi sono spinto ad applicare un metodo che in Francia ha una lunga tradizione nei “Salons des Refusées”, nei quali fu possibile riconoscere in tempi non meno difficili e non meno “affollati”, artisti come Manet e Gaugin. Ora, ho preso visione di migliaia di proposte, ben sapendo che altrettante e più non si rivelano o hanno altri, diversi canali. Il progetto “Premio Vittorio Sgarbi” ne seleziona alcuni, come una costellazione in un firmamento in continua espansione. Il diritto di esistere, per un artista, significa la possibilità di uscire dall’anonimato e dalla solitudine del suo studio. Garantisce un bene primario, costituzionale: il diritto alla creatività. Per conquistarlo non basta una semplice mostra; è necessaria una testimonianza, il riconoscimento di chi intenda scoprire le potenzialità di un artista e prenderlo sotto la sua tutela, descrivendone l’essenza della visione e dei pensieri. La scelta del suo lavoro è un documento di esistenza e di impegno artistico.
Vittorio Sgarbi





