Anno: 2020
Dimensioni in cm: 50 L x 70 A
Tecnica: Digital Art
Materiali: Giclée fine art print su carta Hahnemühle
• Dimensioni opera incorniciata: 65,1 x 85,1 cm – Cornice in legno nero, Passepartout bianco (6 cm)
• Opera realizzata in unica copia e firmata a mano dall’artista. L’originalità e l’unicità dell’opera è garantita da apposito certificato di autenticità.
© Andrea Casula.
Tutti i diritti riservati.
Descrizione dell’opera:
In quest’opera dai ritmi serrati e imprevedibili intitolata “L’albero della conoscenza del bene e del male”, l’artista Andrea Casula, vuole esprimere ciò che è da sempre oggetto di continua ricerca dell’uomo: l’autentica conoscenza. Tutto ciò che esiste può essere pesato sulla “bilancia universale” del bene e del male. Due dimensioni, l’una contrapposta all’altra; il bene il male, l’amore e l’odio, la luce e le tenebre. Nel bianco, abbiamo la completezza totale della luce, in quella che simboleggia la dimora inaccessibile nel quale Dio stesso vive. Grazie a essa possiamo essere illuminati nel cammino della vita quotidiana. Dall’altra parte, troviamo il suo opposto, il nero, ovvero l’assenza totale dell’autentica luce che conduce l’uomo allo smarrimento totale. Inizia così un combattimento “Black & White” formato da intrecci avvolgenti e forti contrasti, in cui si definiscono le forme estetiche, il cui raggiungimento finale, rispecchia non solo la parte subconscia dell’artista, ma anche quella dell’umanità in generale, che, andando verso la continua ricerca della conoscenza, si ferma ad un “albero di colore nero”. I frutti che produce quest’albero, possono si essere appetibili, ma alla lunga divengono dannosi per la società umana, poiché si focalizzano esclusivamente verso la sola ricerca dell’ego individuale. Quelle che all’apparenza sembrano delle semplici macchie nere, davanti a uno sguardo attento prendono vita e si trasformano nelle decisioni errate compiute in un passato ormai lontano, che ahimè, hanno dato i “loro frutti” nella vita che conduciamo oggi. Dietro l’apparenza di ciò che è autentico, l’uomo si blocca davanti a un albero di corruzione, le cui radici affondano nell’egocentricità umana che mette il proprio io al centro del mondo, dimenticandosi così di Dio quale suo Creatore. Mangiandone i frutti l’uomo si ferma. Non si rende conto che il vero cammino di ricerca risiede non nel mangiare dall’albero, ma nel cercare ciò che sta dietro a esso, ovvero il sentiero che conduce alla volontà di Dio. Questa sentiero è l’unico in grado di offrire all’uomo che lo percorre, una condizione illuminata di autentica gioia, libertà e felicità.